MAISTUS COLTELLI DI SARDEGNA
biennale del coltello Sardo - Sarroch
de Walter Piras
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À propos du livre
EXPERT Group di Walter Piras con questo libro descrive la 6° EDIZIONE DELLA MOSTRA BIENNALE DEL COLTELLO SARDO organizzata sotto la sua direzione artistica.
Dal 26 al 30 agosto 2009 le sale della Villa Siotto ha ospitato un’esposizione di coltelli artigianali realizzati dai più quotati artigiani Sardi del settore, provenienti da tutta l'isola.
Una mostra promossa dal Comune di Sarroch che riprende una delle tipiche tradizioni della Sardegna, nata per valorizzare i “maestri” (in dialetto “MAISTUS”) del coltello Sardo.
L'evento rientra nel calendario della kermesse culturale estiva organizzata dall'Assessorato alla Cultura in collaborazione dell'Associazione Turistica ProLoco e sotto la direzione artistica di Walter Piras.
Il Comune di Sarroch è stato il primo in Italia a sottoscrivere con il Comune di Albacete (Spagna) la “Dichiarazione di Albacete” alla presenza di un ministro della Comunità Europea, la quale ha l'obiettivo di creare un marchio Europeo della coltelleria per riconoscere e proteggere i marchi ed identificare il prodotto nella commercializzazione in Europa.
La Villa Siotto è un'edificio padronale dei primi anni del '900, offre uno dei saloni più prestigiosi per ambiente ed architettura e permetterà a coltellinai e visitatori di usufruire di spazi e servizi che rendono gradevole la permanenza alla mostra.
Elemento che arrichirà la sesta edizione sarà una collezione privata, grazie alla quale verrà allestita un' area dedicata ai coltelli Africani, ben 120 manufatti di grande valore e interesse etnologico provengono da tutte le regioni dell'Africa, dall’area dei Tuareg (Libia, Niger, Mali e sud Algeria) all'Eritrea (Sudan, Etiopia), dalla Somalia al Gabon etc.
Le lame Africane oltre a mettere in luce le diverse caratteristiche tecniche e funzionali degli utensili, ricostruiscono il contesto etnico e ambientale in cui venivano usate, ad esempio i coltelli da lancio e da combattimento di varie tipolige provenienti dal Gabon, Cameron, Nigeria e Congo, coltelli cerimoniali dei Luba e Baluba, che documentano la vita sociale, economica e cerimoniale dei popoli Africani.
L'area dedicata alle “lame d'Africa” rientra in un contesto attuale del governo e della chiesa che portano alla soliedarietà verso i popoli Africani e alla promozione del loro sviluppo attraverso progetti di cooperazione transfrontaliera che ultimamente sono stati rafforzati dal programma progetto Europeo EMPI.
La biennale MAISTUS presenta anche una curiosità artistica legata alla sua nuova veste grafica che si ispira ad un noto artista: Lucio Fontana, esponente del periodo futurista che proprio quest'anno festeggia il 100° anniversario della sua nascita. L'ispirazione a lui e ai tagli che caratterizzano gran parte delle sue creazioni intende dare un valore aggiunto alla mostra, legandola anche a un percorso culturale di approfondimento.
Le opere di Fontana si contraddistinguono per la scelta coraggiosa di superare l’astrattismo con una nuova forma di espressione che possiamo definire “spazialismo”.
In questa sesta edizione la biennale darà la possibilità a fotografi amatori, di esporre le loro foto artistiche con tema “il coltello Sardo” e di concorrere per aggiudicarsi diversi premi tra cui un coltello realizzato dal vivo dal coltellinaio Cau.
Dal 26 al 30 agosto 2009 le sale della Villa Siotto ha ospitato un’esposizione di coltelli artigianali realizzati dai più quotati artigiani Sardi del settore, provenienti da tutta l'isola.
Una mostra promossa dal Comune di Sarroch che riprende una delle tipiche tradizioni della Sardegna, nata per valorizzare i “maestri” (in dialetto “MAISTUS”) del coltello Sardo.
L'evento rientra nel calendario della kermesse culturale estiva organizzata dall'Assessorato alla Cultura in collaborazione dell'Associazione Turistica ProLoco e sotto la direzione artistica di Walter Piras.
Il Comune di Sarroch è stato il primo in Italia a sottoscrivere con il Comune di Albacete (Spagna) la “Dichiarazione di Albacete” alla presenza di un ministro della Comunità Europea, la quale ha l'obiettivo di creare un marchio Europeo della coltelleria per riconoscere e proteggere i marchi ed identificare il prodotto nella commercializzazione in Europa.
La Villa Siotto è un'edificio padronale dei primi anni del '900, offre uno dei saloni più prestigiosi per ambiente ed architettura e permetterà a coltellinai e visitatori di usufruire di spazi e servizi che rendono gradevole la permanenza alla mostra.
Elemento che arrichirà la sesta edizione sarà una collezione privata, grazie alla quale verrà allestita un' area dedicata ai coltelli Africani, ben 120 manufatti di grande valore e interesse etnologico provengono da tutte le regioni dell'Africa, dall’area dei Tuareg (Libia, Niger, Mali e sud Algeria) all'Eritrea (Sudan, Etiopia), dalla Somalia al Gabon etc.
Le lame Africane oltre a mettere in luce le diverse caratteristiche tecniche e funzionali degli utensili, ricostruiscono il contesto etnico e ambientale in cui venivano usate, ad esempio i coltelli da lancio e da combattimento di varie tipolige provenienti dal Gabon, Cameron, Nigeria e Congo, coltelli cerimoniali dei Luba e Baluba, che documentano la vita sociale, economica e cerimoniale dei popoli Africani.
L'area dedicata alle “lame d'Africa” rientra in un contesto attuale del governo e della chiesa che portano alla soliedarietà verso i popoli Africani e alla promozione del loro sviluppo attraverso progetti di cooperazione transfrontaliera che ultimamente sono stati rafforzati dal programma progetto Europeo EMPI.
La biennale MAISTUS presenta anche una curiosità artistica legata alla sua nuova veste grafica che si ispira ad un noto artista: Lucio Fontana, esponente del periodo futurista che proprio quest'anno festeggia il 100° anniversario della sua nascita. L'ispirazione a lui e ai tagli che caratterizzano gran parte delle sue creazioni intende dare un valore aggiunto alla mostra, legandola anche a un percorso culturale di approfondimento.
Le opere di Fontana si contraddistinguono per la scelta coraggiosa di superare l’astrattismo con una nuova forma di espressione che possiamo definire “spazialismo”.
In questa sesta edizione la biennale darà la possibilità a fotografi amatori, di esporre le loro foto artistiche con tema “il coltello Sardo” e di concorrere per aggiudicarsi diversi premi tra cui un coltello realizzato dal vivo dal coltellinaio Cau.
Caractéristiques et détails
- Catégorie principale: Loisirs créatifs et bricolage
-
Format choisi: Format paysage, 25×20 cm
# de pages: 26 - Date de publication: sept 26, 2009
- Mots-clés expert group, MAISTUS, COLTELLI, SARDEGNA, sarroch, walter, piras, biennale, coltello, sardo, artigianato, expert
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À propos du créateur
walter piras
San Gavino, Cagliari, Sardinia, Italy
Direttore artistico di eventi e scenografo fin da piccolo si dedica all’arte, decoratore con utilizzo di tecniche d’arte innovative come aerografie, graffiti e murales. Responsabile visual per Morellato, Sector, Just Cavalli, Philip Watch, Maserati, Roberto Cavalli, John Galliano, Pirelli, Converce per la Regione SARDEGNA. Lavora inoltre come docente esperto in laboratori d’arte. altre info su: www.walterpiras.it TOP VISUAL dell’ANVID Associazione Nazionale Visual Designers